RAZIONALE
Dall’inizio della pandemia al novembre del 2021 tre miliardi e ottocento milioni di persone nel mondo, più
del 40% della popolazione del pianeta, sarebbe stata infettata almeno una volta da SARS-CoV-2 e,
nonostante l’infezione decorresse in forma asintomatica o sintomatica lieve in una discreta percentuale di
casi, l’estensione dell’epidemia avrebbe fatto sì che la stima delle morti COVID19-correlate superasse i
quindici milioni di persone : immani i danni in termini di vite umane, costi sociali ed economici.
In questo contesto, il contrasto all’infezione da SARS-CoV-2 ha avuto luogo primariamente con tecniche di contenimento e di medicina preventiva, mentre a livello territoriale gli strumenti farmacologici nelle mani della medicina generale, in caso di infezione avvenuta, sono stati per molto tempo esclusivamente di tipo sintomatico fino all’avvento di molecole con funzione antivirale a somministrazione/dispensazione da parte di strutture di riferimento specificatamente individuate, e fino alla prima terapia specifica direttamente prescrivibile dai medici di famiglia, il nirmatrelvir/ritonavir.
Analogamente alla “terapia empirica ragionata” nell’ambito degli antibatterici, è possibile gestire l’infezione da SARS-CoV-2 impostando percorsi ragionati, fondati sull’utilizzo combinato di terapie sintomatiche e specifiche in ragione della stadiazione clinica e del rischio di progressione. Obiettivo di questo progetto formativo è l’analisi delle diverse strategie che permettono di individuare i pazienti candidabili a terapia antivirale, definire le tempistiche e le modalità di intervento.
L’approccio al paziente paucisintomatico con malattia di COVID-19 di grado lieve ma con fattori di rischio per lo sviluppo di forme severe prevede oggi oltre alle terapie sintomatiche ed all’attento monitoraggio la possibilità di somministrare anticorpi monoclonali o farmaci ad azione antivirale utili ad evitare l’evoluzione peggiorativa della malattia.
AIFA ha da qualche mese permesso la prescrizione diretta di un farmaco antivirale da parte dei medici di famiglia, ritenendo che gli stessi siano nella posizione di conoscere al meglio il paziente. Infatti, il nirmatrelvir/ritonavir si è dimostrato particolarmente efficace nel contrastare l’evoluzione della malattia. Dell’uso corretto ed appropriato di questo farmaco e dei suoi meccanismi d’azione saranno illustrati in questo evento formativo.
In questo contesto, il contrasto all’infezione da SARS-CoV-2 ha avuto luogo primariamente con tecniche di contenimento e di medicina preventiva, mentre a livello territoriale gli strumenti farmacologici nelle mani della medicina generale, in caso di infezione avvenuta, sono stati per molto tempo esclusivamente di tipo sintomatico fino all’avvento di molecole con funzione antivirale a somministrazione/dispensazione da parte di strutture di riferimento specificatamente individuate, e fino alla prima terapia specifica direttamente prescrivibile dai medici di famiglia, il nirmatrelvir/ritonavir.
Analogamente alla “terapia empirica ragionata” nell’ambito degli antibatterici, è possibile gestire l’infezione da SARS-CoV-2 impostando percorsi ragionati, fondati sull’utilizzo combinato di terapie sintomatiche e specifiche in ragione della stadiazione clinica e del rischio di progressione. Obiettivo di questo progetto formativo è l’analisi delle diverse strategie che permettono di individuare i pazienti candidabili a terapia antivirale, definire le tempistiche e le modalità di intervento.
L’approccio al paziente paucisintomatico con malattia di COVID-19 di grado lieve ma con fattori di rischio per lo sviluppo di forme severe prevede oggi oltre alle terapie sintomatiche ed all’attento monitoraggio la possibilità di somministrare anticorpi monoclonali o farmaci ad azione antivirale utili ad evitare l’evoluzione peggiorativa della malattia.
AIFA ha da qualche mese permesso la prescrizione diretta di un farmaco antivirale da parte dei medici di famiglia, ritenendo che gli stessi siano nella posizione di conoscere al meglio il paziente. Infatti, il nirmatrelvir/ritonavir si è dimostrato particolarmente efficace nel contrastare l’evoluzione della malattia. Dell’uso corretto ed appropriato di questo farmaco e dei suoi meccanismi d’azione saranno illustrati in questo evento formativo.