RAZIONALE
Negli ultimi due anni, l'emergenza pandemica da SARS-CoV-2 ha orientato in misura imponente la ricerca scientifica internazionale nelle attivitaÌ di studio dei meccanismi fisiopatogenetici, delle dinamiche immunitarie e delle manifestazioni cliniche causate dalla infezione virale con risultati di grande rilievo. Le politiche di prevenzione hanno trovato ampio e tempestivo riscontro nella profilassi vaccinale universale, che ha consentito la messa in protezione della salute dei cittadini. Altrettanto straordinario si eÌ rivelato lo studio per rendere disponibili terapie efficaci e sicure, soprattutto a beneficio dei pazienti che, per motivi di fragilitaÌ, risultano esposti a maggiori rischi.
Nell'ambito delle terapie per il trattamento precoce della malattia da coronavirus 2019 (COVID-19), alcuni nuovi farmaci antivirali orali hanno ottenuto da EMA l'autorizzazione all'immissione in commercio condizionale, per il trattamento in pazienti adulti che non necessitano di ossigeno supplementare e che sono ad alto rischio di sviluppare la malattia in forma grave (ad esempio, pazienti con patologie oncologiche, affetti da malattie cardiovascolari, diabete mellito non compensato, broncopneumopatia cronica, obesitaÌ grave).
AIFA si eÌ espressa favorevolmente alla prescrizione diretta di
alcuni farmaci antivirali da parte dei medici di famiglia,
ritenendo che questi siano nella posizione di conoscere al
meglio il paziente. L'approccio al paziente a rischio con malattia
sintomatica lieve-moderata di COVID-19 prevede oggi oltre alle
terapie sintomatiche ed all'attento monitoraggio la possibilitaÌ di
somministrare anticorpi monoclonali o farmaci ad azione
antivirale utili ad evitare l'evoluzione della malattia verso le sue
fasi piu gravi. Gli antivirali quindi si sono dimostrati
particolarmente efficaci nel contrastare l'evoluzione della
malattia. Dell'uso corretto ed appropriato di questi farmaci e dei
loro meccanismi d'azione si discuteraÌ in questo incontro.