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Indice degli argomenti

  • RAZIONALE

    Il Corso, che si terrà nel 60esimo anno della Scuola, Diretta dai Prof.ri Gaetano Maria Fara, Giuseppe Giammanco, Carlo Signorelli e Francesco Vitale, avrà come oggetto "Le Vaccinazioni nel soggetto fragile, per patologia o condizione di rischio: come creare un’alleanza per standardizzare una procedura fondamentale per la Sanità Pubblica" vedendo la partecipazione di numerosi colleghi Igienisti le cui Lezioni/Relazioni saranno intercalate con quelle di Colleghi Specialisti che si occupano di trattare le fragilità dei soggetti con differenti comorbosità.

     

    OBIETTIVI DEL CORSO

    La vaccinazione del soggetto fragile e a rischio per patologia o condizione (es: donna in gravidanza, etc), rappresenta una delle sfide più cogenti della vaccinologia moderna.

    Nel classico algoritmo in cui i Medici Igienisti che si occupano di vaccinazione - sia a livello territoriale nei Dipartimenti di Prevenzione che a livello ospedaliero/accademico - si sono da sempre interfacciati con la Medicina Territoriale e delle Cure Primarie (MMG e PLS), nell’offerta vaccinale del soggetto fragile è sempre più necessario prevedere un approccio multidisciplinare con i medici specialisti delle varie branche per finalizzare e standardizzare percorsi vaccinali dedicati a seconda delle condizioni di rischio da valutare.

    Il PNPV 2023-2025 si concentra sempre più sulla vaccinazione del soggetto fragile, attraverso forti raccomandazioni e la richiesta di percorsi vaccinali standardizzati da mettere in atto. Spesso, tuttavia, sia nei clinici che negli operatori di Sanità Pubblica permangono dubbi su quando effettuare la vaccinazione, specialmente in soggetti con immunodeficienze gravi, ovvero quale siano i reali correlati di protezione (se quella cellulo mediata o quella anticorpale) da analizzare.

    Infine, un altro aspetto fondamentale nella vaccinazione del soggetto a rischio è quello di creare, come ripreso nel PNPV 23-25, un’offerta vaccinale in questi pazienti quanto più ampia, uniforme sul territorio nazionale e coerente nei messaggi forniti dai vari attori del sistema prevenzione.

    Un modello “a rete” che partendo dalla medicina territoriale (MMG, PLS) arriva ai Dipartimenti di Prevenzione in tutte le loro articolazioni e giunge all’Ospedale che vaccina sia negli eventuali Centri Vaccinali Ospedalieri che nei reparti, avendo come obiettivo i soggetti in dimissione, o ricoverati, o che accedono alle prestazioni ambulatoriali.

    La sfida principale di questo 60esimo Corso della Scuola Superiore di Epidemiologia è proprio quella di trovare un punto di incontro tra clinici ed operatori di Sanità Pubblica ed elaborare una Carta di Erice che possa rappresentare per le istituzioni (Ministero della Salute in primis) uno strumento per la definizione di percorsi e strategie atti a favorire e standardizzare  una procedura fondamentale nella Prevenzione Primaria e che sia in grado di garantire il miglior stato di salute possibile alle popolazioni fragili.