Vai al contenuto principale

Indice degli argomenti

  • RAZIONALE

    Da sempre le genti guardano al respiro, al fiato e all’aria come sinonimi di vita: lo spirito e la vitalità di Dio sono all’origine del mondo (Il respiro di Dio aleggiava sulle acque – Genesi 1,2) e dell’ umanità intera (Allora il signore Iddio formò l’uomo dalla polvere della terra e alitò nelle sue narici un soffio vitale, e l’uomo divenne un essere vivente – Genesi 2,7-22). E nell’Odissea, il vecchio padre Laerte, per la gioia di rivederlo, sviene sul petto di Ulisse, per poi riprendersi (Quando rinvenne poi, riprese il vitale respiro, di nuovo a lui parlò – Iliade XXIV,345). Quasi tremila anni dopo il respiro è rimasto ancora l’atto più importante e vitale del nostro organismo, da proteggere, soccorrere e curare. Oggi, per l’alta incidenza e alta prevalenza, le malattie respiratorie con il loro grande impatto sulla salute del paziente suscitano l’interesse dell’intero mondo sanitario: medici, operatori, familiari, istituzioni, industrie. La valutazione del paziente pneumologico è sempre più multidisciplinare e la sua gestione sanitaria affidata a diversi operatori sanitari. Nasce quindi l’esigenza da parte degli specialisti pneumologi di conoscere come le altre figure coinvolte nel management assistenziale vedono questo mondo, come si rivolgono a queste patologie, cosa chiedono e cosa offrono per una migliore gestione comune delle cronicità respiratorie. Il 15° corso di Pneumologia del Territorio Elimo si propone l’obiettivo di promuovere il dialogo tra tutti noi che partecipiamo al governo dell’assistenza respiratoria territoriale e domiciliare, come operatori, come pazienti e come cittadini, perché tutti boccheggiamo in quest’epoca, soffocati dall’aria irrespirabile delle metropoli e saturi di direttive e disposizioni: sia l’aria fisica che quella spirituale sono pessime. Laddove ogni nuova normativa sembra condurci in uno spazio chiuso e asfittico, tra muri, costrizioni e pressioni di ogni tipo, sentiamo la necessità di quiete, serenità e aria aperta in un grande spazio comune “assistenziale” dove decidere e agire insieme.