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Indice degli argomenti

  • PROGRAMMA SCIENTIFICO

    Ore 8.30 – 9.00 Registrazione dei partecipanti

    Ore 09.00 – 09.15 Presentazione ed obiettivi dell’incontro - Prof. Mario Barbagallo

    Ore 09.15 – 10.00 Ruolo della Vitamina D nel metabolismo minerale ed effetti extrascheletrici – - Prof. Mario Barbagallo

    Ore 10.00- 10.30 Epidemiologia e Diagnosi dell’Osteoporosi – Dr Fabio Di Salvo

    Ore 10.30 – 11.00 Nuove linee guida per le fratture da fragilità – Prof.ssa Ligia Dominguez

    Ore 11.00 – 11.30 Discussione – Prof. Mario Barbagallo, Prof.ssa Ligia Dominguez, Dr Fabio Di Salvo

    Ore 11.30 – 11.45 coffe break

    Ore 11.45 – 12.30 Il punto sulla Terapia Medica dell’osteoporosi oggi – Prof. Mario Barbagallo

    Ore 12.30– 13.00 Prevenzione della fragilità ossea – Prof.ssa Ligia Dominguez

    Ore 13.00- 13.30 Discussione – Prof. Mario Barbagallo, Prof.ssa Ligia Dominguez

    Ore 13.30 – 14.00 light lunch

    Ore 14.00 – 14.30 Clodronato ed algodistrofia – Dr Fabio Di Salvo

    Ore 14.30 – 14.45 Discussione –Dr Fabio Di Salvo

    Ore 14.45 – 15.00 Take home message Prof. Mario Barbagallo

    Ore 15.00 – 15.30 Questionario ECM

  • RAZIONALE

    L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da una riduzione della massa ossea e da alterazioni qualitative scheletriche tali da provocare un aumento della fragilità ossea e del rischio di frattura. La malattia si suddivide in due forme: a) le osteoporosi primitive che includono le varietà giovanile, postmenopausale, maschile e senile; b) le osteoporosi secondarie causate da un ampio numero di patologie e di farmaci. L’impatto epidemiologico dell’osteoporosi è elevato: si ritiene che in Italia, oggi, vi siano circa 3,5 milioni di donne e 1 milione di uomini che ne sono affetti; poiché nei prossimi 20 anni la percentuale della popolazione italiana con un’età superiore a 65 anni aumenterà del 25%, potrebbe attenderci un proporzionale incremento dell’incidenza dell’osteoporosi.

    La patogenesi della frattura deve tenere conto dei molteplici fattori che influenzano sia la resistenza ossea, sia la frequenza e il tipo di trauma. Il rischio di frattura osteoporotica è determinato da una combinazione di fattori che agiscono prevalentemente attraverso una riduzione della BMD e di fattori parzialmente o totalmente indipendenti dalla BMD (caratteristiche del tessuto osseo non valutabili con la BMD e fattori extraossei). La diagnosi di osteoporosi e del rischio di fratture da fragilità si basa sull’anamnesi, l’esame obiettivo, gli esami di laboratorio e gli esami strumentali. Il trattamento dell’osteoporosi deve essere finalizzato alla riduzione del rischio di frattura nei soggetti a rischio elevato e i valori del T-score DXA.

    La terapia farmacologica è fondamentale e ad essa devono essere sempre associate misure atte a impedire o rallentare la comparsa della malattia. Per trattamento specifico si intendono invece i provvedimenti rivolti ai soggetti già osteoporotici, con o senza fratture preesistenti, a elevato rischio di prima o ulteriore frattura. Scopo dell’evento scientifico è quello di analizzare il complesso della patologia “OSTEOPOROSI” alla luce delle “Nuove Linee Guida” e fornire indicazioni pratiche per la gestione dell’osteoporosi e per il trattamento farmacologico più attuale