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  • RAZIONALE

    Le lesioni del nervo facciale, sia di origine centrale che periferica, rientrano tra le più frequenti patologie neurologiche, basti pensare che la paralisi di Bell colpisce circa 2 persone ogni 10.000 abitanti.

    Queste patologie determinano una improvvisa parziale o totale paralisi di una metà del visto, con incapacità nel compiere azioni con la bocca, con l’occhio e la fronte, fare espressioni e comunicare sentimenti.

    Dietro a queste condizioni si cela una importante frattura interna del paziente che non vive solo l’esperienza di un viso diverso, ma si percepisce diverso, considerando che il viso rappresenta l’identità dell’essere umano, la sua essenza.

    Il volto dell’uomo non può essere definito unicamente come un insieme di parti anatomiche e contrazioni muscolari, seppure estremamente raffinate, ma deve essere inteso come un complesso sistema centro-periferico le cui parti sono in intima relazione tra loro per permettere all’uomo di esprimere le proprie emozioni, di viverle e farle vivere agli altri.

    Le paralisi del nervo facciale determinano quindi, oltre alle problematiche di natura motoria, importanti difficoltà dal punto di vista relazionale e sociale, comportando un profondo disagio che va oltre ciò che può essere apparentemente visibile.

    Il corso si propone di condurre il discente ad un nuovo modo di osservare, interpretare e trattare il paziente con lesione del nervo facciale, tenendo conto delle nuove acquisizioni scientifiche, attraverso il paradigma del Confronto tra Azioni della Riabilitazione Neurocognitiva.

    Il Confronto tra Azioni rappresenta lo sviluppo della Teoria Neurocognitiva ideata agli inizi degli anni '70 del secolo scorso dal neurologo Carlo Perfetti e si basa sul concetto che il recupero, sia spontaneo che mediato dal riabilitatore, è determinato dall’attivazione, con specifiche modalità̀, dei processi cognitivi.

    La patologia viene intesa come il frutto della alterazione, a diversi livelli, di questi processi e come la disgregazione dell’unità mente-corpo e solo guidando il paziente, attraverso problemi conoscitivi, a recuperare l’attenzione al viso, la sua percezione e rappresentazione si permetterà di fargli ritrovare una unitarietà del viso che lo porterà a riconoscersi nella persona che era.

    Durante il corso, il discente verrà guidato alla conoscenza di concetti neurocognitivi fondamentali per il recupero delle azioni del viso e accompagnato, attraverso lezioni teoriche, teorico-pratiche e pratiche alla sperimentazione degli esercizi neurocongitivi e all’apprendimento del ragionamento riabilitativo neurocognitivo, fondamentale per programmare un percorso di recupero mirato per le problematiche specifiche di ogni singolo paziente.