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  • RAZIONALE

    Il diabete mellito è una patologia cronica di grande rilievo che esercita un notevole impatto sulla salute pubblica per l’entità della sua prevalenza e per la gravità delle complicanze ad essa correlate.

    L’impatto sul consumo di risorse del SSN è elevatissimo e crescerà ancora nei prossimi anni a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e all’aumento dell’obesità legato alle modificazioni dello stile di vita dei Paesi occidentali.

    Il diabete rappresenta il paradigma della cronicità e della complessità clinica, esigendo una forte integrazione tra le diverse figure assistenziali: cure primarie, specialista diabetologo e le altre figure sanitarie coinvolte nel trattamento della patologia e delle complicanze.

    La gestione di tale patologia presuppone l’aggiornamento continuo dei dati di riferimento scientifici che, attraverso le evidenze, diventino la base di riferimento nella pratica clinica.

    Le nuove terapie ipoglicemizzanti e antidislipidemiche hanno portato evidenze importanti nella riduzione dei valori di glicemia, colesterolo e trigliceridi in ambito di sicurezza cardiovascolare e appropriatezza prescrittiva anche alla luce delle nuove interazioni farmacologiche con gli IPP.

    Pertanto, le politerapie rappresentano una delle più importanti soluzioni al problema dello scarso controllo glicometabolico nei pazienti ad alto rischio, in quanto è possibile ottenere una maggiore efficacia e una migliore tollerabilità. Visto il particolare momento storico è importante formare medici e informare i pazienti all’utilizzo dei farmaci equivalenti, anche quando si tratta di prodotti specifici come farmaci antidiabetici o terapie per ridurre colesterolo e trigliceridi.

    Scopo di questo incontro è cercare di ottimizzare i percorsi diagnostico-terapeutici in modo da fornire al paziente diabetico la migliore terapia possibile e soprattutto la più sicura, non solo per l’efficacia sulla glicemia ma anche su tutte le componenti patogenetiche che si associano al danno cardiovascolare, ottimizzando il contenimento della spesa sanitaria.